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OMESSO VERSAMENTO DEL TFR ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: IL DIRITTO SOGGETTIVO DEL LAVORATORE ALL’INTEGRITA’ DELLA POSIZIONE ASSICURATIVA PREVIDENZIALE ED IL DIRITTO AL RISARCIMENTO DEI DANNI PER I MANCATI RENDIMENTI

Numerose ormai le vittorie riportate dagli avvocati giuslavoristi dello Studio Legale Varisco Fiore (Avv. Andrea Pirrello, Avv. Giuseppe Varisco e Avv. Ignazio Fiore) in materia di Previdenza Complementare e tutela del Trattamento di fine rapporto (T.F.R.) in favore dei lavoratori contrattualizzati come dipendenti e/o dirigenti d’azienda!

Come ribadito ed affermato dal G.L. del Tribunale di Milano, il Sistema di Previdenza Complementare ha la funzione di integrare il sistema di previdenza obbligatoria consentendo al lavoratore di destinare le quote di TFR mensilmente maturate a favore di determinati fondi di natura privatistica con la precipua finalità di ottenere un miglior tasso di sostituzione del rapporto retribuzione-pensione.

È sempre più frequente che il datore di lavoro ometta di versare le quote di TFR al Fondo di Previdenza Complementare, così arrecando un pregiudizio che -ove non prontamente tutelato- espone il lavoratore a danni irreparabili ossia lesione dell’integrità della posizione contributiva (mancato accantonamento delle quote e dei contributi trattenuti in busta paga); lesione del diritto a beneficiare delle prestazioni (mancato accesso all’anticipazione T.F.R., al riscatto della posizione previdenziale, all’erogazione del T.F.R.); lesione del diritto ai rendimenti annuali (mancata crescita del valore del T.F.R.).

A tal proposito, sono due i dati che non devono essere sottovalutati e, per l’effetto, “obbligano” il lavoratore ad assumere un contegno attivo e propulsivo rispetto alla tutela della posizione pensionistica/previdenziale.

In primo luogo, il rapporto previdenziale complementare -a differenza differentemente dal sistema pensionistico obbligatorio- non è improntato al principio di automaticità delle prestazioni (ex art. 2116 c.c.);

In secondo luogo, per le ipotesi di mancato versamento, i fondi di previdenza complementare non sono legittimati a procedere per il recupero delle quote dovute (o talvolta mantengono un contegno inerte).

Dunque, ove il lavoratore si avveda di talune incongruenze od omissioni dovrà, immediatamente, rivolgersi ad un legale specializzato in ambito giuslavoristico / previdenziale al fine di ottenere una tutela ampia e, dunque, l’integrale ripristino della propria posizione contributiva previdenziale in funzione di accantonamento del TFR così da potersi giovare pienamente degli innegabili benefici connessi all’adesione al sistema di previdenza complementare.

A conferma dell’attualità della problematica giuslavoristica si indicano alcune delle recentissime Sentenze emesse, in accoglimento della nostra tesi difensiva in favore dei Nostri Assistiti, dal Tribunale di Palermo in funzione di Giudice del Lavoro, Sentenza n.944/2021 e Sentenza n.1077/2021, nell’ambito delle quali, il Giudice del Lavoro ha stabilito che “L’azione surrogatoria disciplinata dall’ art. 2900 c.c. , integra un’ipotesi di sostituzione processuale, in forza della quale il lavoratore, quale creditore del Fondo di previdenza complementare per la futura prestazione pensionistica, per impedire effetti pregiudizievoli che possano derivare alle sue ragioni dall’inerzia del debitore che ometta di esercitare le opportune azioni dirette ad incrementare il suo patrimonio, non avendo legittimazione attiva per il recupero delle somme accantonate per TFR dal datore di lavoro e non versate al Fondo medesimo, esercita i diritti e le azioni ad esso spettanti, suo debitore, verso i terzi.” (In tal senso vedasi anche –ex plurimis- Trib. Novara, Sez. Lav., Sent 157/19)

In definitiva, oggi più che mai, a fronte della crisi economica che ha colpito (e continua a colpire) il Nostro Paese, per qualsiasi lavoratore è necessaria la guida di un legale esperto che individui le omissioni e tuteli la sua posizione previdenziale (e quindi tuteli il suo futuro!)

Nell’ottica di offrire ampia tutela a tutti quei lavoratori che nutrono il timore di vedere svanire gli sforzi di una vita, il team di avvocati previdenzialisti dello Studio Legale Varisco-Fiore è sempre pronto nel fornire consulenza e strategie di intervento onde salvaguardare i diritti ed i benefici connessi ad ogni rapporto di lavoro.

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